Certificazioni in inglese: tutto quello che c’è da sapere

Uno studio internazionale del British Council rivela che il 78% degli studenti italiani non è in grado di esprimersi fluentemente in inglese, e molto spesso ha anche grandi difficoltà a capire l’inglese parlato.

Per lavorare e crescere professionalmente è molto utile avere la conoscenza di una lingua straniera e avere un punteggio di almeno livello B2 (preferibilmente C1) ma di quale grado di riconoscimento gode questo certificato e perché è importante una certificazione riconosciuta a livello internazionale?

In questo articolo esploriamo come e dove includere le competenze linguistiche nel tuo CV, qual è il modo migliore per evidenziare le tue competenze linguistiche se non sei madrelingua, quali sono i livelli linguistici riconosciuti dall’UE e quali sono le certificazioni in inglese riconosciute dal MIUR.

Come e dove inserire le competenze linguistiche nel curriculum

Le competenze linguistiche fanno parte di quelle competenze che sono essenziali per competere in un mercato del lavoro sempre più complesso ed esigente. Una ricerca suggerisce che circa l’83% dei reclutatori considera le competenze linguistiche essenziali per chiunque faccia domanda per lavori di livello superiore in aziende internazionali.

La capacità di parlare altre lingue è un’abilità molto preziosa e importante per quasi tutti i lavori, ma spesso può essere difficile sapere dove metterla nel curriculum vitae. Le competenze linguistiche devono essere menzionate correttamente e possono essere molto utili per distinguersi dalla massa. Ecco alcuni consigli su come inserirle correttamente nel tuo CV:

  • Devi menzionare la lingua (inglese, italiano, cinese e così via) in cui sei riuscito a raggiungere un certo livello di competenza.
  • Devi scrivere i nomi delle scuole dove hai fatto corsi di lingua.
  • Devi indicare quando sei stato all’estero per un’esperienza di studio o di lavoro.
  • Se hai la conoscenza di più di una lingua, allora puoi anche menzionarlo nel tuo CV. Per esempio: “fluente in inglese, francese e spagnolo”.

C’è un posto per le tue competenze linguistiche ma devi sapere che non è nello stesso posto della tua esperienza lavorativa. Ecco dove metterle:

Istruzione e formazione

Se hai una laurea o una formazione in inglese e usi l’inglese per fare il tuo lavoro ogni giorno, dovresti elencarlo per primo. Per esempio, se sei un contabile con una laurea in contabilità e finanza che usa l’inglese al lavoro ogni giorno, allora elenca prima quello. Se non hai un’istruzione o una formazione in inglese ma lo usi al lavoro ogni giorno, allora elenca prima la lingua. Se non usi l’inglese sul lavoro ogni giorno, allora non includerlo nel tuo CV.

Altre competenze

Se non hai una laurea o una formazione relativa alla lingua ma ne hai bisogno per il tuo attuale lavoro, allora elencala dopo qualsiasi istruzione che puoi aver ricevuto relativa alla lingua. Per esempio, se ti stai candidando per un lavoro come interprete e hai seguito dei corsi di inglese, allora elenca questi corsi dopo qualsiasi altra istruzione relativa alla lingua. Se non hai un’istruzione o una formazione relativa alla lingua ma ne hai bisogno per il tuo attuale lavoro, allora elencala dopo qualsiasi altra competenza sul tuo CV.

I livelli linguistici riconosciuti dall’UE

L’Unione europea (UE) riconosce 6 livelli di competenza linguistica. Questi vanno da A1 (principiante) a C2 (maestro). Se ti stai candidando per un lavoro in Europa, vale la pena conoscere questi livelli per aiutarti a decidere quale livello linguistico indicare sul tuo CV. I 6 livelli sono:

  • A1: Questo è il primo livello in cui frasi ed espressioni semplici sono comprese, ma non ancora prodotte facilmente. Esempi di ciò che potrebbe essere compreso a questo livello includono saluti, domande di base su se stessi, la famiglia, la routine quotidiana e l’ambiente circostante, i negozi e i servizi locali.
  • A2: A questo livello, l’allievo può comunicare con frasi di base relative alle aree di più immediata rilevanza. Si possono scambiare semplici informazioni personali, insieme a domande relative agli acquisti e ad alcune informazioni personali di base.
  • B1: A questo livello lo studente può comunicare con un grado di fluidità e spontaneità che rende possibile un’interazione regolare con i madrelingua senza sforzo per entrambe le parti. C’è ancora qualche difficoltà nell’usare la lingua per interazioni più complesse o in situazioni non familiari.
  • B2: Può comprendere le idee principali di testi complessi su argomenti sia concreti che astratti, compresi quelli tecnici.
  • C1: A questo livello, puoi capire un madrelingua in quasi tutte le situazioni. Sei in grado di discutere un’ampia varietà di argomenti in modo sicuro e coerente, e spesso puoi esprimere le tue idee in modi più sfumati o addirittura poetici.
  • C2: Il livello C2 implica una padronanza attiva delle espressioni idiomatiche e del discorso, sia scritto che orale, con capacità di usare la lingua in modo flessibile e appropriato in una vasta gamma di contesti.

Il livello C2 può essere suddiviso nei seguenti sottolivelli:

  • C2 Utente avanzato – La capacità di comunicare efficacemente sulla maggior parte se non su tutti gli argomenti, con pochi errori in frasi complesse (errori di livello intermedio o meno).
  • C2 Utente esperto – La capacità di comunicare efficacemente su tutti gli argomenti senza esitazioni significative, con pochi o nessun errore grammaticale e con solo occasionali errori lessicali o sintattici (ad esempio, potrebbe occasionalmente utilizzare un ordine di parole errato o sostituire sinonimo inappropriato).
  • C2 Utente Superiore – La capacità di comunicare efficacemente su tutti gli argomenti, compresi quelli astratti e complessi, con completa accuratezza e adeguata scioltezza.

I livelli C1 e C2 sono usati nel Quadro comune europeo di riferimento per le lingue. Indicano il livello linguistico dei parlanti stranieri che hanno una buona padronanza della lingua in termini di espressione scritta e parlata e sono in grado di usare la lingua con un certo grado di fluidità.

Le certificazioni linguistiche

La certificazione linguistica è un processo di valutazione che certifica che la competenza linguistica dello studente ha soddisfatto determinati criteri. Sono ricercate da molti professionisti che vogliono dimostrare di aver raggiunto un livello di padronanza di una determinata lingua e possono aprire le porte di nuove opportunità di lavoro e di avanzamento di carriera.

Studenti, giovani laureati e insegnanti che cercano un lavoro o un cambio di lavoro nel mondo dell’istruzione, devono spesso presentare un certificato di livello B2 su una lingua straniera. Queste certificazioni non sono un requisito indispensabile per partecipare ad un concorso o nelle graduatorie, tuttavia avere un certificato riconosciuto dal MIUR (a questa pagina www.open-minds.it/certificazioni-inglese puoi vedere un elenco aggiornato e completo delle certificazioni in inglese) apporta un aumento del punteggio:

– certificazione inglese B2 +3 punti;

– certificazione inglese C1 +4 punti;

– certificazione inglese C2 +6 punti;

Visto che la lingua inglese è un requisito quasi basilare in quasi tutte le posizioni lavorative, approfondiamo l’argomento delle certificazioni linguistiche sulla lingua inglese.

Certificazioni di inglese riconosciute dal MIUR

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca italiano (MIUR) riconosce i seguenti certificati:

– Conoscenza della lingua inglese tramite l’esame Cambridge ESOL
– English for Communication Purposes del Trinity College London (CELT)
– Sistema internazionale di test della lingua inglese (IELTS – International English Language Testing System)
– Certificato in inglese avanzato (CAE – Certificate in Advanced English) di Cambridge ESOL Examination
– Test d’inglese come lingua straniera – TOEFL (Test d’inglese scritto – Test Of English As a Foreign Language)
– Il First Certificate in English (FCE) è un test avanzato di lingua inglese per i non madrelingua. È ampiamente utilizzato dalle università britanniche e da altri istituti di istruzione superiore come parte dei loro processi di ammissione, così come dai datori di lavoro e da altre organizzazioni.

Dopo il test, riceverai un certificato del tuo livello di conoscenza della lingua che hai superato.

La migliore certificazione di inglese

Le certificazioni Cambridge English sono riconosciute a livello internazionale e accettate da molti datori di lavoro, college e università in tutto il mondo. Quando la maggior parte delle persone pensa alle certificazioni d’inglese, pensa alle prestigiose certificazioni Cambridge English. Sono il gold standard per chiunque abbia bisogno di dimostrare le proprie competenze in inglese per un lavoro (leggi l’approfondimento su come preparare un colloquio di lavoro in inglese) o a scuola, e come tali sono prese da milioni di studenti ogni anno.

Durata delle certificazioni linguistiche

La differenza tra la validità delle certificazione ha molto a che fare con lo scopo per cui il certificato viene rilasciato. Come abbiamo visto ci sono una varietà di certificazioni linguistiche disponibili. Le più popolari sono il TOEFL e lo IELTS. Entrambe queste certificazioni sono accettate negli Stati Uniti, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sudafrica, ma differiscono in diversi modi.

Durata:
TOEFL: È valido per 2 anni dalla data di rilascio.
IELTS: è valido per tre anni dalla data di emissione.

Validità:
TOEFL: Questo test può essere sostenuto solo una volta entro 2 anni dalla data di rilascio. Se non lo si supera al primo tentativo, non è possibile ripeterlo se non dopo 2 anni dalla data del test originale.
IELTS: Puoi fare questo test due volte entro 3 anni dalla data del test originale. Se non lo superi al primo tentativo, puoi ripeterlo al secondo tentativo senza alcun intervallo di tempo in mezzo.

Conclusioni

Avere una certificazione in inglese è un ottimo modo per aggiungere valore a se stessi e al proprio curriculum. Sviluppare la conoscenza della lingua inglese sarà senza dubbio vantaggioso in un mondo globalizzato. L’inglese è una lingua molto importante nel mondo ed è vitale che gli individui diventino abili nel suo utilizzo.