Assemblare da soli il PC può rappresentare una valida soluzione per gli eterni insoddisfatti o per coloro i quali desiderino costruire una macchina che possa appagare egregiamente ogni tipo di necessità.
Si tratta insomma di qualcosa a metà strada tra l’utile ed il dilettevole, ma che in molti casi consente, con un po’ di intelligenza e di autocontrollo, di risparmiare del denaro o semplicemente di non dare i numeri per la facilità con cui il computer va incontro a frequenti intoppi e malfunzionamenti. Ecco allora qualche dritta.
Una guida per tutti
Dar vita al proprio computer è sicuramente un’impresa facile per i più esperti. Ma chi ha detto che i neofiti non possano ottenere comunque dei buoni risultati? Nelle poche righe che seguono dimostreremo come chiunque possa cimentarsi nell’impresa senza grosse difficoltà.
Un piano d’acquisto
Prima ancora di mettersi alla ricerca dei vari componenti del futuro PC, bisognerà stilare un bel piano d’acquisto e stabilire a monte un budget massimo di spesa. L’utilità di questa procedura risiede nel fatto che spesso è difficile resistere alla tentazione di comprare delle parti di particolare pregio e ciò anche se in effetti quelle componenti non sono poi determinanti per il nostro modo di usare il computer. Insomma: assemblare da soli il proprio PC può voler dire risparmiare del denaro, basta volerlo.
Normalmente bisognerà investire più che altro sulla scheda video quando il computer ci serve per giocare o per svolgere dei lavori di grafica e sulla pasta raffreddante quando sappiamo già che trascorreremo ore ed ore impegnati in attività di gaming. Inutile dire che una discreta somma dovremo destinare anche alla scheda madre che, a prescindere dalle altre caratteristiche del computer e dall’uso che ne faremo, dovrà essere sempre di ottima qualità e di ultima generazione.
Nel piano d’acquisto, soprattutto se si è ancora alle prime armi, dovremmo includere anche l’attrezzatura necessaria ad assemblare la nostra creatura. Le forbicine, un buon cacciavite ed una pinza non devono mai mancare. Ci torneranno utili anche le fascette, i cavi antistatici, dei guanti protettivi ed una ciotola in cui riporre i pezzi che è possibile perdere con una certa facilità.
La scocca e l’impianto di refrigerazione
Le prime cose da procurarsi saranno la scocca del nostro computer ed un buon impianto di refrigerazione. Possiamo decidere di utilizzare dei vecchi PC ancora a nostra disposizione per ricavarne case e ventole o, diversamente, di procurarci i pezzi online o da rivenditori autorizzati.
Una volta in possesso di questi elementi, si procederà montando una o più ventole e quindi applicando la pasta raffreddante.
Attenzione: il getto prodotto dalle ventarole deve sempre essere indirizzato verso gli sfiati. Le componenti in esame inoltre devono essere utilizzate soltanto dopo un’accurata pulizia.
RAM, scheda madre e CPU
A questo punto bisognerà provvedere al pezzo forte dell’artiglieria: la scheda madre. Prima di inserirla nell’apposito alloggio del case, essa andrà unita alla CPU ed alla RAM. Per far ciò si utilizzeranno gli scassi presenti sulla nostra componente e ci si avvarrà di una leggera pressione per verificare che tutto sia ben incastrato.
Sarà quindi possibile installare una ulteriore ventola sulla CPU o, in alternativa, stendere in sua prossimità della nuova pasta raffreddante (ne basta una piccola quantità). Il suggerimento, nel caso in cui si preferisse l’azione di una ventarola, è di acquistarne una esterna e di non fidarsi di quella già incorporata alla CPU.
Si procederà quindi collegando il cavo di alimentazione, quello su cui per intenderci è riportata la dicitura “CPU FAN”. Compiute queste operazioni, bisognerà fissare al case l’alimentatore (da porre nelle immediate vicinanze del filtro), quindi montare le mascherine che utilizzeremo per inserire supporti USB e jack. A questo punto avviteremo CPU e RAM sfruttando gli appositi alloggi, quindi collegheremo i nuovi cavi.
Hard Disk, scheda video e scheda audio
Ciascuna di queste componenti verrà fissata tramite pressione manuale ed avvitamento agli appositi slot siti nelle vicinanze della scheda madre. Alla stessa maniera, volendo, sarà possibile installare anche un masterizzatore. A questo punto non resta che dare un po’ d’ordine ai cavi interni al case, procedere ad installare il sistema operativo e, una volta certi che tutto funzioni per il meglio, chiudere definitivamente il case.
Stress test
Come si fa ad essere certi che tutto funzioni per il meglio e che sia possibile richiudere il case? Basta eseguire degli stress test. Sul sito informaticaprod.it sono disponibili ben 5 software gratuiti per fare lo stress test: meglio non lasciare niente al caso!
Essi servono a verificare che le varie componenti siano in grado di sopportare anche le sollecitazioni più impegnative. In poche parole si simula un carico di elaborazione particolarmente “strong” che riguardi tutti i pezzi più importanti del computer in modo da individuare subito eventuali punti deboli, gli stessi punti deboli che nell’immediato futuro potrebbero generare problemi, malfunzionamenti e guasti.