L’importanza della figura professionale del consulente del lavoro

Consulente del lavoro

Il consulente del lavoro è una figura professionale sempre più indispensabile in moltissimi contesti lavorativi. Con l’evoluzione del mercato del lavoro e il conseguente aumento di adempimenti e obblighi dal punto di vista tecnico-amministrativo, fornirsi di un consulente del lavoro appare necessario non solo per gli enti pubblici ma anche per moltissime aziende private.

L’ambito entro il quale si muove questa figura professionale è molto vasto e comprende una serie di serie di attività di carattere giuridico-economico: la più richiesta dalle aziende è quella che riguarda l’elobarozione delle buste paga per i dipendenti, ma lo spettro comprende anche molte altre competenze. Vediamo quali sono le principali.

Le principali mansioni e competenze

Il ruolo del consulente del lavoro non è da confondere con quello della gestione delle risorse umane. Si tratta di due ambiti separati che, seppur vicini, non arrivano a toccarsi. Si può dire che siano strettamente connessi e che lavorino insieme, ma con le dovute differenze. Il consulente del lavoro, tra le atre cose, si occupa:

  • di tutta la gestione del rapporto di lavoro, dagli aspetti contabili a quelli assicurativi e previdenziali
  • della consulenza tecnica e della certificazione tributaria
  • della consulenza nei rapporti aziendali per quanto riguarda accordi e contratti
  • delle funzioni di arbitrato nelle sedi opportune

Queste sono solo alcune delle competenze tecniche che un consulente del lavoro matura nel corso della sua formazione. Accanto a queste vanno naturalmente sviluppate delle soft skills, necessarie per lo svolgimento della professione. Innanzitutto quelle relazionali, visto che si ha a che fare con altre persone. Poi quelle relative alla gestione del tempo e delle priorità, dato che in molti casi si deve far fronte a scadenze ravvicinate. Infine è necessaria un’estrema precisione e oculatezza nell’adempimento delle proprie mansioni, poiché un errore potrebbe inficiare altre attività strettamente connesse a quella del consulente.

L’iter per diventare consulente del lavoro e i vantaggi che comporta per le aziende

Per diventare consuenti del lavoro occorre frequentare il corso di laurea appositamente istituito, oltre che adempiere ad una serie di obblighi in una fase successiva. Rientra tra questi l’abilitazione alla professione, da ottenere subito dopo aver conseguito il titolo di studio. L’abilitazione si ottiene mediante un esame di stato, che si può svolgere ogni anno presso il la Direzione regionale del ministero del lavoro. Si tratta di un esame molto impegnativo e che richiede una preparazione capillare delle materie in questione.

Le statistiche infatti parlano chiaro e sono piuttosto impietose: in media solo il 25% circa degli iscritti a livello nazionale riesce a superare il test di ammissione al primo tentativo. Una volta superato l’esame si ottiene l’abilitazione prevista dall’art. 2, comma 1 della Legge 12/1979, quella cioè che permette al professionista di svolgere tutti gli adempimenti previsti dalle norme vigenti per l’ammisitrazione del personale.

A questo punto è necessario, per svolgere correttamente la professione, iscriversi all’Ordine dei consulenti del lavoro. In seguito bisognerà seguire dei corsi di aggiornamento periodici in ambito fiscale e tributario, per restare sempre al passo coi tempi ed integrare eventuali cambiamenti delle norme vigenti.

Nell’ ottica dell’imprenditore la figura professionale del consulente del lavoro risulta molto utile. Chi fa impresa può infatti dedicarsi a tempo pieno alla propria attività manageriale, delegando al consulente del lavoro tutto ciò che concerne la parte giuridica, amministrativa e contabile della propria azienda.

Inoltre l’imprenditore può beneficiare anche della continua formazione alla quale si espone il consulente del lavoro, che gli permetterà di rimanere al passo coi tempi rispetto alla novità in ambito di diritto del lavoro. Tra queste rientra ad esempio la stipulazione dell’assicurazione professionale, diventata oblligatoria qualche anno fa con l’emanazione della Legge 92/2012.

Come e dove promuoversi come consulente del lavoro

Esistono vari portali e siti web per promuovere l’attività di consulente del lavoro territorialmente, ad esempio Prontopro.it su questa pagina: https://www.prontopro.it/mi/milano/consulenti-del-lavoro-e-studio-di-consulenza-del-lavoro segnala 20 professionisti di Milano.