Louis Wain: l’artista che trasformò la nostra percezione dei gatti

Louis Wain è ricordato come uno degli artisti più iconici nel mondo dell’illustrazione, ma non solo per il suo stile inconfondibile. Nato nel cuore dell’Inghilterra vittoriana, ha dato vita a rappresentazioni di gatti che, con i loro occhi grandi e lo sguardo antropomorfo, sono diventati simbolo di una cultura che stava cambiando il suo rapporto con questi animali. In un periodo in cui i gatti erano spesso associati a superstizioni negative, Wain ha contribuito a farli amare, trasformando la percezione comune e tracciando una nuova immagine per questi felini.

La storia di Louis Wain non è solo quella di un disegnatore di gatti, ma anche il racconto di una vita segnata dalla passione per l’arte, dalle difficoltà personali e dal progressivo deterioramento della salute mentale. Attraverso le sue opere, egli ha regalato al mondo una nuova prospettiva sugli animali domestici, inserendoli in scene umane e piene di espressività, portando un messaggio di affetto e leggerezza che si è radicato nella cultura popolare inglese e oltre.

Biografia e primi anni di vita

Louis Wain nacque il 5 agosto 1860 a Londra, primo di sei figli e unico maschio. La sua infanzia e adolescenza furono influenzate dalle difficoltà economiche della famiglia e dalle condizioni di salute di sua madre, di origine francese. Suo padre, un commerciante di stoffe, non ebbe grande successo economico e questo costrinse Louis a diventare fin da giovane un supporto per la famiglia. Intraprese studi artistici presso la West London School of Art, dove trovò una via di espressione e di emancipazione. Sebbene inizialmente il suo obiettivo fosse l’insegnamento, la sua carriera prese presto una strada differente, che lo avrebbe portato verso il mondo dell’illustrazione.

Formazione artistica e inizio della carriera

La sua formazione artistica, pur non particolarmente accademica, gli diede le basi per uno stile che presto sarebbe divenuto riconoscibile. Dopo aver lavorato come insegnante, nel 1881 Louis Wain vendette il suo primo disegno. Solo un anno dopo, decise di abbandonare l’insegnamento per dedicarsi completamente all’illustrazione. Questo cambiamento segnò l’inizio di una carriera frenetica e caratterizzata da un’alta produttività. Egli iniziò a lavorare per diverse riviste e quotidiani, producendo disegni di animali, paesaggi e illustrazioni comiche. Era l’epoca vittoriana e la società inglese si stava aprendo alla cultura visiva in modo nuovo, apprezzando sempre più l’arte delle illustrazioni.

La trasformazione della percezione dei gatti nella società

Gli anni di Wain furono caratterizzati anche da un mutamento culturale: nella società vittoriana i gatti cominciarono a perdere l’immagine di animali ostili e misteriosi, grazie anche al lavoro dell’artista. Wain inserì i gatti in situazioni umane e quotidiane, rendendoli personaggi antropomorfi che indossavano abiti, giocavano a carte o si dedicavano a attività sociali. Con il loro sguardo grande e vivace, questi animali riuscivano a comunicare emozioni e sensazioni che li rendevano familiari e simpatici agli occhi di chiunque. Così, Wain contribuì non solo alla popolarità dei gatti, ma anche alla loro accettazione nella vita quotidiana, facendo breccia nel cuore di un pubblico che, fino a poco tempo prima, li vedeva come creature enigmatiche.

Carriera come illustratore e fama

La carriera di Louis Wain ebbe una crescita rapida e, grazie alla popolarità delle sue illustrazioni, divenne un nome noto nella scena artistica dell’epoca. Il suo talento era apprezzato sia per la quantità che per la qualità delle opere: produceva disegni per giornali, riviste, libri e cartoline, rendendo il suo lavoro accessibile a un vasto pubblico. Tra le sue pubblicazioni più famose c’erano illustrazioni di gatti in vari contesti, che spesso trovavano spazio in pubblicazioni di largo consumo, come i calendari. Wain non raggiunse una grande ricchezza, ma la sua fama lo accompagnò per tutta la carriera, facendone uno degli artisti più riconosciuti del suo tempo.

Stile artistico e raffigurazione dei gatti

Lo stile artistico di Louis Wain è caratterizzato da una grande attenzione ai dettagli, soprattutto per quanto riguarda gli occhi dei gatti, che spesso rappresentano l’elemento più espressivo. I suoi gatti erano ben lontani dall’immagine tradizionale del gatto inglese dell’epoca, ma ne diventavano una caricatura piena di umanità. Nei suoi disegni, i gatti apparivano come creature amichevoli e quasi umane. Gli occhi grandi e le espressioni animate attiravano l’attenzione del pubblico, che li trovava divertenti e curiosi. Con il tempo, tuttavia, il suo stile divenne sempre più astratto e complesso, riflettendo un cambiamento interiore che si sarebbe manifestato anche nella sua salute mentale.

La vita personale e le sfide

La vita personale di Wain fu segnata da molte difficoltà. Nel 1884 sposò Emily Richardson, ma il loro matrimonio durò solo tre anni: sua moglie morì di cancro, un evento che lo segnò profondamente. Questa tragedia lasciò un vuoto nella sua vita e, per colmarlo, Wain si concentrò intensamente sul lavoro. Oltre alla perdita della moglie, Wain si fece carico delle responsabilità verso la madre e le cinque sorelle, con cui viveva. Gli anni trascorsi a occuparsi della famiglia e la pressione finanziaria ebbero un peso importante su di lui, alimentando un malessere che nel tempo avrebbe avuto gravi conseguenze.

Declino della salute mentale e ospedalizzazione

Il deterioramento della salute mentale di Louis Wain rappresenta uno degli aspetti più tristi della sua vita. Intorno al 1914, un incidente con un omnibus gli causò una lesione alla testa e, nei successivi dieci anni, la sua condizione peggiorò. Nel 1924 venne dichiarato insano di mente e trascorse gli ultimi anni in ospedali psichiatrici, dove continuò a dipingere. Durante questo periodo, il suo stile divenne sempre più psichedelico e astratto, quasi come un riflesso della sua interiorità in frantumi. Le sue ultime opere mostrano gatti colorati e stilizzati, con tratti che alcuni hanno considerato precursori dell’arte psichedelica moderna.

Eredità artistica e influenza culturale

L’eredità di Louis Wain è ancora viva e continua a influenzare artisti e appassionati di gatti. Le sue opere sono state rivalutate e oggi rappresentano una testimonianza di come l’arte possa riflettere e persino modificare la percezione sociale di un animale domestico. Anche se Wain non accumulò ricchezze materiali, il suo contributo culturale è inestimabile: ha trasformato la visione del gatto da animale di secondo piano a creatura amata e considerata quasi come un membro della famiglia. Le sue rappresentazioni hanno aperto la strada a un’immagine del gatto che ancora oggi si ritrova nella cultura popolare e nei media, ispirando libri, studi e persino mostre a lui dedicate.

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