Perché la matematica è la materia più odiata e come imparare ad amarla

Matematica lavagna

La matematica? A quanto pare è la materia in assoluto più odiata dagli alunni e dagli ex studenti in generale. Segue a ruota il latino. Vi rispecchiate in questi dati? Molto probabilmente sì.

Ma perché calcoli e numeri riscuotono poca simpatia? Si può in qualche modo imparare (o insegnare) ad amare la matematica?

Matematica: perché tutti (o quasi) la odiano?

Chi, davanti ad una lavagna piena di conti, radici quadrate, seni e coseni non ha mai staccato il cervello per pensare ad altro? Chi tra i banchi di scuola non ha gioito dell’assenza improvvisa del prof. di matematica? Quest’odio così viscerale per la materia non è solo dovuto alle proprie inclinazioni personali o alla simpatia del docente, ma alla materia in sé e per sé che, a quanto pare, turba le menti di molti studenti

Secondo l’Università di Chicago, la matematica riesce a stimolare nei nostri cervelli le stesse aree che verrebbero normalmente attivate dalla percezione di un dolore fisico. Insomma: le ore di matematica possono provocare a qualcuno un blando mal di pancia, ad altri un disagio corporeo di varia  natura e così via. Nel dettaglio i problemi logici connessi allo studio della matematica stimolerebbero la zona dell’insula posteriore, quella parte del cervello che per intenderci sta appena sopra l’orecchio. Quest’area è la stessa utilizzata per percepire dolori e pericoli. Che alcuni abbiano proprio la fobia dei calcoli non dovrebbe a questo punto stupirci più di tanto.

A quanto pare però, gli addetti ai lavori avrebbero già pensato a mettere in piazza una sorta di terapia d’urto volta ad insegnarci l’amore per la matematica. Si può quindi convertire l’odio per i numeri in passione per questa materia che in tanti trovano così ostica ed arida? A quanto pare sì e nel prossimo paragrafo vedremo come.

Come si fa ad amare la matematica?

Ce lo siamo chiesti un po’ tutti nella vita, specialmente osservando con una puntina d’invidia quel nostro compagno di classe che sembrava apprendere teoremi ed assiomi con una facilità tale da farci sentire tutti un po’ tonti. Certo, in molti casi c’è una sorta di predisposizione naturale all’interesse verso una data materia, predisposizione che è a sua volta incoraggiata dal possesso o meno di determinate abilità intellettuali. Difficilmente chi scrive bene odia l’italiano e difficilmente chi in numeri et similia ci sguazza odia la matematica.

Ma quelli che non hanno una particolare passione per questa materia e che in fin dei conti sono più bravi a fare altro, come possono riuscire a superare indenni lo scoglio matematica? Come si fa ad evitare che puntualmente il professore ci rovini le vacanze con la minaccia dell’esame di riparazione a settembre?

Diciamo che prima ancora di agire su sé stessi sarebbe il caso di agire sui docenti. Chiunque insegna una materia deve amare il proprio lavoro e attirare l’attenzione dei suoi alunni, evitando di porsi in maniera ostile o eccessivamente seria e formale.

Ovviamente dovrà anche padroneggiare bene le nozioni che andrà a insegnare, spiegare in maniera chiara ed ordinata e prestare attenzione alle esigenze didattiche di tutti i suoi alunni, soprattutto dei meno dotati. Se il vostro prof. non ha queste caratteristiche o se con lui proprio non riuscite ad intendervi, non abbiate remore a prendere lezioni private cercando però un professionista che risponda all’identikit appena tracciato.

Utile è anche avvalersi di un buon libro di testo che funga da manuale o da supporto a quest’ultimo oppure svolgere degli esercizi online al di fuori del libro scolastico. Per esempio il sito matemania.it propone lezioni con esercizi allegati che possono aiutarvi a chiarire molti dei vostri dubbi.

Per quanto riguarda gli alunni invece bisogna che lavorino sulla pazienza e, perché no, sull’autostima. Mai pensare che la matematica vi si neghi e che possa essere compresa a fondo solo dal geniale compagno di classe di cui sopra. Con ordine, studio e metodo chiunque può agguantare se non altro la sufficienza.

E perché non pensare al vostro rapporto con la matematica come una sorta di sfida? Non vorrete mica dargliela vinta a numeri e radici quadrate, vero? Nel far ciò però considerate l’importanza di non tralasciare mai nessuna lezione: questa materia vive di consequenzialità e di dimostrazioni. Niente va lasciato al caso o alla fantasia, tutto si concatena.

Ed infine considerate che adesso magari non ve ne rendete nemmeno conto, ma imparare a padroneggiare questa materia significa apprendere l’importante arte del problem solving, utilissima una volta catapultati nel mondo del lavoro. La matematica inoltre ha svariate ripercussioni sulla nostra vita di tutti i giorni e, una volta che si è trovato il giusto approccio, può anche risultare divertente (sembra strano, ma è vero!).