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Repetita iuvant: significato e diversi utilizzi

Repetita iuvant: così dicevano i latini quando avevano davanti qualcuno un po’ duro di comprendonio. Questa locuzione può essere tradotta in italiano come “ciò che viene ripetuto serve”. In soldoni le parole, le lezioni morali, le nozioni didattiche e le belle esperienze se iterate più e più volte possono sempre tornarci utili in un modo o in un altro.

Al giorno d’oggi però questa espressione ha in parte anche un valore negativo. In ambito giornalistico, ad esempio, il continuo ripetere si attribuisce ad un tentativo di persuadere i lettori ad adottare una determinata corrente di pensiero, attendibile o meno che sia, e sottende quindi un intento manipolatorio.

Repetita iuvat significato

Sono tanti i motti latini rimasti ancora vitali nel nostro linguaggio quotidiano. Non è un caso che in rete si trovino oggi, a distanza di tanti secoli, piccoli glossari contenenti queste locuzioni con tanto di traduzione letterale, esempi di utilizzo nel discorso e così via.

Quando utilizzarlo

Per quanto riguarda repetita iuvant abbiamo già visto che può essere impiegato in diversi contesti:

  • Un insegnante ripete più e più volte un determinato concetto alla sua classe perché gli alunni finalmente riescano a memorizzarlo;
  • qualcuno racconta nuovamente la sua esperienza per riviverla e provare quindi una sensazione piacevole;
  • un genitore raccomanda invece per l’ennesima volta al figlio di tenere sempre il cellulare acceso quando è in giro con gli amici sperando che prima o poi quest’ultimo se ne ricordi e via discorrendo.

Questa locuzione quindi viene utilizzata sia come consiglio che come promemoria, sia come avvertimento che come simpatica presa in giro per i più distratti.

Ripetere è utile anche quando si tratta di narrare delle vicende spiacevoli accadute a sé stessi o capaci di cambiare il destino dell’umanità. Chissà, tanto per dirne una, quante volte ricordiamo ad un figlio di aver perso un anno scolastico per aver studiato poco. E che senso avrebbe diversamente riproporre ogni anno eventi come la Giornata della Memoria, la Giornata della violenza contro le donne e così via? Anche in questo caso repetita iuvant (o almeno si spera).

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