Tuberete: cosa significa, quando si utilizza e quali sono i suoi sinonimi

Tuberete” è l’indicativo futuro del verbo tubare. Il termine è oggi utilizzato in riferimento agli uomini ed agli animali, ma originariamente veniva usato soltanto in relazione ad alcuni atteggiamenti tipici degli uccelli.

Nelle prossime righe tenteremo di ricostruire con maggiore precisione il significato, la storia e gli ambiti linguistici in cui questa parola può essere impiegata.

Tuberete: il significato

Il verbo tubare, nel suo significato più letterale, si utilizza quando si desidera indicare il tipico verso dei piccioni durante la stagione dell’accoppiamento. Il suono, emesso dall’uccello di sesso maschile, serve ad attrarre la femmina, e quindi a finalizzare il corteggiamento. I piccioni comunque tubano soprattutto nella fase immediatamente precedente all’accoppiamento vero e proprio.

Per estensione questo verbo viene utilizzato anche in riferimento agli esseri umani quando una coppia amoreggia visibilmente. In contesti un po’ meno formali la parola può indicare anche un contatto fisico più intenso e passionale.

Come avranno sicuramente notato i più attenti, “tubare” è un’onomatopea. Il verbo infatti ricorda innegabilmente il verso dei piccioni durante il periodo degli amori: chi non ha mai sentito quel “tuuuu tuuu tuuuu” profondo e prolungato?

Tubare: significati alternativi

Anche la lingua italiana cambia in relazione alle innovazioni tecnologiche di una data epoca. Seppure in maniera impropria quindi la parola “tuberete” può avere un significato che esula del tutto dal contesto del corteggiamento.

Alcuni, magari per una leggera assonanza, tendono infatti a mettere in connessione questo verbo con Youtube, come se si volesse indicare l’atto di visionare dei video presenti su questa piattaforma.

Si tratta di un impiego del tutto erroneo del termine ma, come sanno bene i filologi ed i sociolinguisti, questo genere di meccanismo è normale nell’evoluzione di una lingua. Non è raro che sfoci nella formazione di neologismi successivamente assorbiti nel parlare comune e quindi regolarmente codificati su dizionari e testi formali in genere.

Tubare: i sinonimi

Diciamo subito che la parola “tubare” è ormai caduta un po’ in disuso. Sicuramente più frequente è l’impiego di un suo sinonimo, ossia del verbo “flirtare“. Si tratta di un anglicismo che è stato italianizzato e che è ormai comunemente utilizzato anche nella lingua italiana.

C’è da dire però che, per quanto comunemente accantonato, il “tuberete” nasconde in sé una componente istintiva, un che di animalesco che attira inevitabilmente un uomo verso una donna e viceversa. In questa parola c’è insomma qualcosa di primordiale ed irrazionale che rende sicuramente meglio l’idea dell’attrazione e del corteggiamento rispetto a quanto non accada con la parola “flirtare”.  Il termine può spesso essere sostituito dall’azione diretta compiuta dalla coppia. Piuttosto che tubare due individui quindi si baceranno, si faranno il filo o avranno dei rapporti intimi.

Coincidenze

In relazione alla parola “tubare” sarebbe opportuno notare un altro piccolo particolare. Spesso le giovani coppie o i fidanzati particolarmente propensi a scambiarsi effusioni in pubblico, diventano nel linguaggio non formale dei “piccioncini“. E cosa fanno i piccioni durante la stagione degli amori? Tubano.

Seconda coincidenza: avete mai fatto caso al gran numero di situazioni in cui per rappresentare una coppia di innamorati si utilizzano dei piccioni nell’atto di corteggiarsi? A volte troviamo questa simbologia sui bigliettini da regalare al partner per festeggiare San Valentino, altre volte sulle partecipazioni di nozze, altre volte ancora in gadget pensati per essere utilizzati in situazioni romantiche.